Ci sono giorni in cui uno si sveglia e ha voglia di ascoltare qualcosa come Ed. In macchina mentre uno ritorna dal lavoro o da una serata con gli amici ed è notte tarda avrebbe voglia di ascoltare canzoni come quelle di Ed. Quando lavo i piatti e quando mi faccio da mangiare da solo vorrei ascoltare Ed.
Perché? Ci si aspetta sempre un "perché" da una recensione, ci si aspetta un procedimento scientifico in cui vengono spiegate almeno le influenze (Beatles, Elliott Smith, e io ci sento anche gli Smashing acustici ma mi sbaglio sicuramente). Ci si aspetta di leggere che l'ep si intitola Lights ON, lights OUT, che è prodotto niente popo di meno che da Beatrice Antolini, che il secondo pezzo è scritto da quel geniaccio di 7i (Setti).
Ma il perché è tutto personale in questo caso, sono motivazioni intime, private perché Ed fa così quando suona. Riesce a toccare un punto della tua anima...anzi no, lo voglio dire apertamente, riesce a toccare un punto del tuo cuore di cui quasi ti vergogni. Ti vergogni di essere cullato come un bambino da Down the shades, di provare un senso di dolcezza semplice mentre ascolti Your Symphony.
Insomma è una questione di cuore. Quindi non ci sono voti, recensioni né influenze o produzioni. Ed è solo una questione di cuore. Tanto vale ascoltarlo direttamente (qui).
Insomma è una questione di cuore. Quindi non ci sono voti, recensioni né influenze o produzioni. Ed è solo una questione di cuore. Tanto vale ascoltarlo direttamente (qui).
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