Ambient Kraftwerk Kraut Industrial eccetera eccetera. Non è che abbia proprio le competenze necessarie per parlare di musica elettronica. Tantomeno di sperimentazioni all’interno della musica elettronica. Il disco dei Sara Greg merita parole, ma le parole in questo caso sono anche pseudo-autobiografia. Iniziamo. Ho ascoltato il Demo lo stesso giorno in cui ascoltai per la prima volta Low di David Bowie: fine settanta, Berlino. Sarà che si fa presto ad impressionarsi, saranno i synth atmosferizzati alla Brian Eno, sarà che so che la band a Berlino c’è stata: ZenZero mi ha portato subito in quel mondo. Le solite coincidenze. Sia chiaro: nei Sara Greg non c’è la chitarra di Ricky Gardiner, non ci sono i riff curatissimi di quel disco, tantomeno gli arrangiamenti. Sto parlando di odori e di colori, di quelle atmosfere cupe e decadenti assieme che vengono così, non per scelta. C’è l’Inghilterra dei Radiohead in Clouds in, pezzo abbondantemente sotto i due minuti come altri nel disco: Errore, toccata e fuga; Bagno, la vasca con le bolle di sapone; È ora, che ritorna alle ombre di Low. E poi Animale, un altro pezzo strumentale, i tamburi e il rullante dubbeggiante che portano dritto ai Primal Scream di Trainspotting: uno di quei momenti di lucidità che arrivano per forza quando la notte brava sta passando.
Da Berlino all’America a Pj Harvey, altra fonte di ispirazione certa del gruppo: insieme alla cover di C’mon Billy, Trauma demons è il brano più in questo senso, ed è anche uno dei pochi cantati. Ma cosa sono questi demoni del trauma? Ce lo dice uno dei pezzi forti del disco, Ypno, appena i sintetizzatori sembrano calmarsi: “creature che di giorno non vedo, incrociano la mia strada e diffondono la loro energia, buona o cattiva, senza avermelo chiesto”. Siamo ipnotizzati, siamo davanti al dottore. E i demoni creano buchi nella nostra memoria “attivando energie che alimentiamo con le nostre paure. E crescono e crescono”. Esplorazioni nelle stanze della mente: come quando si entra nella testa di un Alchimista e i tasti dello xilofono sono gocce che cascano nelle fiale, sono miscugli e pozioni e si vede una luce nella stanza: l’esperimento è andato bene.
Da Berlino all’America a Pj Harvey, altra fonte di ispirazione certa del gruppo: insieme alla cover di C’mon Billy, Trauma demons è il brano più in questo senso, ed è anche uno dei pochi cantati. Ma cosa sono questi demoni del trauma? Ce lo dice uno dei pezzi forti del disco, Ypno, appena i sintetizzatori sembrano calmarsi: “creature che di giorno non vedo, incrociano la mia strada e diffondono la loro energia, buona o cattiva, senza avermelo chiesto”. Siamo ipnotizzati, siamo davanti al dottore. E i demoni creano buchi nella nostra memoria “attivando energie che alimentiamo con le nostre paure. E crescono e crescono”. Esplorazioni nelle stanze della mente: come quando si entra nella testa di un Alchimista e i tasti dello xilofono sono gocce che cascano nelle fiale, sono miscugli e pozioni e si vede una luce nella stanza: l’esperimento è andato bene.
Info qui: http://www.myspace.com/saragreg
Tracklist
1. ZenZero
2. Il prete
3. Il canale
4. Alchimista
5. Animale
6. Spiccioli
7. Bagno
8. Clouds in
9. Ypno
10. C’mon Billy
11. Trauma demons
12. Errore
13. E’ ora
14. Stagione2
15. Human
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