Testi


Testi dei Lomas


(Sbobinare queste canzoni è dura. Se trovate errori o se riuscite a completare le parti mancanti scriveteci! Grazie)

MODENA STAZIONE DI MODENA PER CARPI SUZZARA MANTOVA SI CAMBIA

UNA BIRRA
“Vuoi una birra?” “Si” “Te la faccio. Come la vuoi?” “Ehm…bionda.” “Sarà fatto”.

ALLE MORANE
Vieni da Modena est bhe cosa cazzo sai
Campi sportivi cos’ tu non li hai visti mai
E sei sfortunato tu che non abiti qui
Abiti a San Lazzaro eh sei nato lì

Alle Morane, uh, c’erano i mods sai
Alle Moranem, uh, ti chiedi come mai

Perché in via le Morane c’è la piadina romagnola
E la polizia qui non c’è, lo vuoi saper perché?

Alle Morane, uh, c’erano i mods sai
Alle Moranem, uh, ti chiedi come mai

Perché Modena è violenta e la polizia spara in aria
Se vuoi trovar riparo allora vieni qui
Vai verso la rotonda poi svolta alla tua destra
Saluta mia madre alla finestra.

E adesso vogliamo la nostra moneta
Il nostro fine ultimo è distruggere il pianeta

Alle Morane, uh, c’erano i mods sai
Alle Morane, uh, ti chiedi come mai

WILLIAM GARUTI
Oh non t’ho mai visto Bitto eh
Lui è William Garuti
Una sera andando a casa incontrò la sua morosa
In viale dei caduti
Lei lavorava al lido perché gli è scaduto il fido
Lei stava nei paletti
Il suo nome era Stefania Panetti
Un amore innocente
Per lo meno fino al giorno dell’incidente
Lei lavorava al bar ma lui ricorse al TAR
E andando all’ipercoop non si fermò allo stop
Aveva già il biglietto per andare in Portogallo

Ma il Portogallo è là……….sole caldo
Ma loro non c’andranno perché sono a San Cataldo

Eran quasi le due
E lui dentro il suo walkman ascoltava Ligabue
Ma….arrivato in mezzo
Se n’è…contro un palo l’ha scazzato
E lei dal gran dolore
Resistette appena un mese e poi morì di crepacuore
Sgomento ed amarezza
Zio can che tristezza.
Lei lavorava al bar ma lui ricorse al TAR
E andando all’ipercoop non rispettò lo stop
Aveva già il biglietto per andare in Portogallo
Ma in retromarcia………….un tarallo
Ma il Portogallo è là, ho visto il sole caldo
E loro non c’andranno perché sono a San Cataldo

Amici e congiunti
Siam tutti qui riuniti per ricordare i due defunti
E davanti a questa lapide di bronzo
Non so per voi però per me vi chiameran “gran stronzo”
Sgomento ed amarezza (ancora?!)
Scoprì che in fondo in fondo anche lei era una schifezza
Che funeral dal cazz
Andiamo alla Scintilla che suonano i Bassnazz!

E non andiamo al bar e non ricorriamo al TAR
Andiamo all’ipercoop e ringraziam lo stop
Aveva già il biglietto per andare in Portogallo
Ma in retromarcia………….un tarallo
Ma il Portogallo è là, ho visto il sole caldo
E loro non c’andranno perché sono a San Cataldo

ROCCO CINGHIALE
Dai che andamm in un posto toghissimo
È un posto nuovo ti trovi benissimo
Ma tu che sei brutto dai non venire
Smarrisci le donne vai a casa a dormire

Sei agghiacciante non ti vogliamo
O te ne vai o ti accettiamo
Rocco Cinghiale hai rotto i maroni
Vattene via o ti diamo i cartoni

Prendiam su ed arrivati al locale
Chi ti si vede? Rocco Cinghiale.
Hai rotto i maroni non dovevi venire
Arrivano tre tipe, non ci seguire!

Sei agghiacciante non ti vogliamo
O te ne vai o ti accettiamo
Rocco Cinghiale hai rotto i maroni
Vattene via o ti diamo i cartoni

Poi prendiam su e inziiamo a girare
Ma chi si incontra? Una figa spaziale
Vieni di fuori….
Mi ruba gli occhiali e mi…la twingo

Sei agghiacciante non ti vogliamo
O te ne vai o ti accettiamo
Rocco Cinghiale hai rotto i maroni
Vattene via o ti diamo i cartoni
Va via! Ma va via va!

SAN VALENTINO
Uno che si sveglia
Un bel mattino
Guarda fuori, guarda l’ora, guarda in alto un attimino
Guarda qua il calendario, cazzo, figa, tette, no! È San Valentino!
Campanellini, fiorellini e bimbi belli
Ma una voce dal di dentro mi fa cenno “un momento”!
Nella fretta hai scordato, la ragazza ti ha lasciato

E allora fai come noi, non festeggiare
Prendi una Roy e poi vai a letto
Bello coperto e prima o poi sboccerà un fiore nel deserto.

Sto nel mio lettino
Ed i ricordi si fan strada pian pianino
E quella sera, e quella volta
Fai la giravolta, falla un’altra volta
Giro giro girotondo, ma vaffanculo

E allora fai come noi, non festeggiare
Prendi una…e poi vai a letto
Bello coperto e prima o poi sboccerà un fiore nel deserto.

Ma che brut quel che anca st’an a i ho risparmiè tant per cambier
Torno a letto bello coperto e prima o poi sboccerà un fiore nel deserto.
“Mi puoi portare a casa questa sera?” “No! Sta volta a’t ve pò a pé!”

FRANCO
Come ogni mattina col Carlino sotto braccio
Franco andava a lavorare a calcolare i tassi
Quando un poveraccio s’avvicina e gli domanda
“Hai qualcosa contro gli ex bambini ciechi?”, non ho tempo vado a lavorar.
Franco Franco Franco non importa se sei stanco
Devi andare a controllare le azioni dell’azienda
Che ha investito in Olivetti, contan tutti su di te
De Benedetti si è distratto, ti ha lasciato la gestione.
Ma dall’altra parte della strada una ragazza attraversava
E veniva proprio qui, era stata alla Rotonda a fare spese
Franco si innamora di questa persona bionda e gli chiese
“Signorina signorina cosa importa stamattina non andremo a lavorare
Andremo a passeggiare io e lei e compreremo il gelato da Mattioli
In via Giardini e al parco Amendola rimarremo tutto il dì”.
Franco Franco Franco sei distratto stai attento c’è la Sony e al Pirelli
Non sai mica di quelli che…solo al cuore, se c’è la luna si…d’amor.
“Signorina signorina cosa importa stamattina non andremo a lavorare
Andremo a passeggiare io e lei e compreremo il gelato da Mattioli
In via Giardini e al parco Amendola rimarremo tutto il dì”.
Franco la tua azienda è rovinata la Pirelli è già quotata zero a Tokyo
E l’Olivetti non esiste più, ma a te non importa corri all’appuntamento
Che fai tardi e porta i fiori d’amor che la tua bella vuol.
Mano nella mano sul divano a guardare Everardo Dalla Noce alla tv
Che ti spiega che l’Italia è rovinata e che l’ONU ha già messo una tagli su di te
E la tua ragazza è senza lavoro lavorava all’Olivetti che è fallita
“Signorina signorina cosa importa stamattina non andremo a lavorare
Andremo a passeggiare io e lei e compreremo il gelato da Mattioli
In via Giardini e al parco Amendola rimarremo tutto il dì”

CATERPILLAR
Ti ho visto sulla strada
in sella alla tua moto
non riesco ancora a creder che
sei come un caterpillar
distruggi tutto quanto
distruggi tutto quello che trovi davanti a te.
Ti ho vista in tangenziale
di fianco a una volante
vorrei proprio saper perché.
Sei come un caterpillar
distruggi tutto quanto
distruggi tutto quello che trovi davanti a te.
Spaccalo!

EMILIO BATTAGLIA
Solo perché vuoi aggiustare i motori
Hai lasciato la scuola per la Euro Motori
E ti sei tatuato una T sul petto
E un poster di un fiat è sopra al tuo letto
Emilio Battaglia la gente non sbaglia quanto ti chiama Emilio.
E finalmente il giorno è arrivato
Hai venduto la Punto e ti sei comperato
Senza interessi e senza spese
Hai comprato usato un trattore ungherese
Emilio Battaglia la gente non sbaglia quanto ti chiama Emilio.
Sogni un futuro da contadino
Motorizzato a Ravarino
Là nella bassa la strada è dritta
Mentre tu saldi quella marmitta.
Emilio Battaglia la gente non sbaglia quanto ti chiama Emilio.

TORTELLINO NERO
...di nero...
Poche parole per esprimere un pensiero
questa è la storia di Tortellino Nero
a cui alla fine di un giorno di marzo
tra il pesto e la pasta di un giorno di festa
sul tavolo fra i tanti suoi fratelli bianchi
parlava, sherzava, nessuno lo notava
ma Tortellino Nero pensava "perché sono nero di nero" pensava.
Un tortellino saggio che aveva più coraggio gli disse
"Statte accuorto, guardati le spalle perché come te non è stato nessuno
e i diversi, si sa, finiscono al buio".
Ma ecco una mano che l'afferra per davvero
e finisce la storia di Tortellino Nero.
Tortellino Nero che girava per strada
penso "Che triste, che schifo di giornata".
Fortuna volle che incontrò un gruppo strano
che aveva appena inciso un disco a Fiorano, i Lomas
"Dite un po', voi ragazzi moderni,
non sono matto ma nessuno mi vuole nel piatto
spiega un po'. Io sono solo nero però sono un tortellino vero"
"E allora? Che cazzo vuoi da noi? E poi? E allora? Che cazzo vuoi da noi?"
Un piede sulla testa, poi il pesto e la pasta...finisce così il giorno di festa.

CHI ERA L'ASSASSINO?
Questa sera non so cosa fare dove diavolo si può andare
prendo e telefono alla mia ragazza non mi va una serata a casa.
Voglio andare al cinema, ma che idea della madonna
compro un culo di pop corn, stuzzichini e puttanate
patapì e patapà con la carta colorata fan casino a volontà con la bocca spalancata
"Piantala brutto idiota! Piantala con quella stronza!
Piantala o se no ti rompo il muso!"
Questo film è un po' noioso, non capisco quasi niente
avrei voglia di fumare, scusi mi può far passare?
Prima di tornare in sala faccio al bar una fermata,
ho le mani piede...ops mi è caduta l'aranciata.
"Basta hai rotto il cazzo! Basta, divento pazzo!
Basta, ti spacco tutto!"
- Oh, chi era l'assassino?
- Hai rotto il cazzo, hai capito?
- Oh non l'ho mica fatto apposta.
- No, l'hai fatto apposta.
- Ma perché t'incazzi?
- Perché sei...stronzo
- Eh, che carattere!
- Bhe, e allora?
- Maledutato.
- Te ve sei un maleducato!
- Basta!
- Basta te!
- Anzi guarda, adesso me ne vado. Vado via. Non torno più.

LUI DICEVA CHE
Lui diceva di esser nato proprio quel giorno lì
Lui diceva che Natale è anche il suo compleanno
Lui diceva così
Lui diceva che da questo fatto ne ha avuto un danno
Ci ha invitato alla sua cena ma nessuno ci andò
Ci ha invitato alla sua cena ma non c'era nessuno
Eran tutti a casa a ricever regali da qualcuno
"E a me piace questa musica qui"
ma non era così, lui diceva di sì, noi crediamo di no
vuole solo farci suonare alla sua festa
e........la ricorrenza annuale, lui è nato a Natale
e noi sulla sua patente abbiamo visto che è nato il giorno di Cristo
Noi crediamo che sia triste dire sempre di no
ogni anno vien ferito nell'orgoglio però
ha le pare sue e al posto di un regalo ne vuole due
Lui vuol spegner le candele sopra il panettone
lui vorrebbe....ma non è il giorno adatto
è matto, è un giorno perso
vorresti essere uguale ma sei diverso.

"Lomas, se sei di là vieni di qua
solo un attimo..così un favore..dai.. zio can!"

PORCI CERAMICHE 
ELENA MORSELLI
Te sei l'Elena Morselli
e forse non ti ricordi di me, di quei giorni
forse i più belli. Di me..di me che sono..
Lorenzo Prandini
tu eri al Barozzi e io facevo il Guarini
e la vita a volte è solo un soffio che ti alita in faccia e quando ti volti rimane solo stupore.
Te e la tua amica Angelica
eravate della FIGC
ed organizzavate tutti quanti gli scioperi
contro l'Ammerica ed io, io
Dall'ultimo posto della lavagna del Barozzi ti guardavo
ma tu non ti ricordi io sono
Lorenzo Prandini
tu eri al Barozzi e io facevo il Guarini
a volte la vita è come me, mi guardo allo specchio e quando mi volto rimane solo stupore.

MUTINA PUNKAE LOMAS 

IPERSFERA (trascritta dal Mauri)
Sopra al tuo appartamento abita lei
per tanti anni insieme quando voi andavate a scuola
e da quanti altri anni ancora vedranno prendervi per mano
lei che ha pianto quando l'erasmus ti ha portato più lontano
e tuoi studi di astrofisica ti rapiscono le giornate
rapiscono la vita, il tuo satellite ti aspetta sulle scale per uscire
ipersfera, il mistero della vita non la potrai mai capire
piange una sfera - un'ipersfera
orbita lei - sopra la tua atmosfera e crede che nel tuo universo ci può essere un posto per un satellite che orbita piano sopra il tuo appartamento 
pianeta lontano, persona che sei
non puoi visuallizzare - un'ipersfera
non puoi fare di più - che data un'orbita x trovare il raggio più corto se la mente è contorta a volte forse non sai che basta aprire la porta per trovartela in casa
ma tu non sai fare di più
e forse domani - e forse non sai - sarai proprio tu - ad arricchire la fisica con teorie interessanti e studierai il cosmo con esiti importanti
ma se sbagli una curva finisce la vita e il tuo satellite solo sarà
ma com'è freddo - com'è siderale - il vuoto non sai - in fondo alle scale il vuoto è profondo, piange una sfera come tutti i satelliti sono lì e sfortunati in questa sera
in questa fredda siderale città

RACCONTI DI MODENA EST
Giorgio è in un posto in cui passi ogni giorno le ore, è stato il Signore
a volere una piccola chiesa in mezzo al quartiere dove Giorgio
si presentava ubriaco a un incontro di calcio e al primo minuto
falciava un calciatore avversario in modo bizzarro e maldestro  e fu subito espulso
e all'arbitro disse
"Scusa, scusa, scusa non l'ho fatto apposta"
e non c'è gloria a finire ubriachi una gara, non c'è vittoria.
E certe scelte si fanno un po' a naso si vive per scherzo e si muore per caso
e quattro compagnie in motorino di giorno davanti alle coop a farsi i cannoni.
Gli olandesi arrivano sempre quando meno te lo aspetti agli occhi delle nostre ragazze
sembran perfetti ma sono persone normali anche loro
ma non c'é storia se
Vito che guarda la Robby e non vede la strada
la Robby che guarda la strada e non vede la vita 
che se ne sta andando proprio sotto casa.
C'è un parco e c'è anche un laghetto di pesca sportiva
lui non lo disse ma era contrario alla pesca e tra l'altro da piccolo si era piantato
un amo in un braccio pescando in Panaro, ci mise del ghiaccio.
Ma lui era contento perché ha visto che anche lei era in imbarazzo
e infatti uscendo si è rimbalzata 
contro il cancello e ha lasciato i capelli incastrati a una pianta
e arrivò a capir che la vita forse era come una partita di calcio
perché dopo ogni goal subito segnato la palla torna al centro.